La sfida era ambiziosa: mettere in relazione le imprese piemontesi con designer di tutta Italia con l’obiettivo di valorizzare l’apporto che i progettisti possono dare nell’ideazione di oggetti d’uso quotidiano, partendo da semilavorati di origine industriale. 
Il primo premio nella categoria Professionisti è andato al progetto TAVELLA di Antonio Cos.
 Si tratta di un vassoio in argilla che in cucina può assolvere a 
numerose destinazioni d’uso: svuota tasche, centrotavola, portaspezie o 
cesta per il pane. Il progetto, si legge nella motivazione del 
premio, interpreta in pieno lo spirito del concorso e le sue linee guida
 utilizzando correttamente le tecnologie della Fornace Carena. L’uso di 
una sagoma esterna esistente, con poche modifiche e con l’applicazione 
innovativa del processo di taglio, ne fanno un prodotto ad alta 
fattibilità. Nato a Strasburgo 37 anni fa, Cos vive e lavora a Milano.
 Dopo esperienze lavorative presso lo studio Santachiara e l’ufficio 
stile Fiorucci, nel 2002 ha esposto al Salone Satellite di Milano. Dal 
2009 firma Cosllection, il marchio con il quale è impegnato nell’autoproduzione di prodotti a connotazione sperimentale.
Il primo premio nella categoria Studenti è andato invece al progetto QR Chef di Monica Oddone che, con un uso innovativo
 della produzione standard di nastri dell’azienda Liotex, con l’aggiunta
 di semplici cuciture successive, propone un pratico dosa-riso e 
porta-spaghetti. Nel QR Chef Il recupero dell'arte del ricamo consente 
di riprodurre il codice QR che, tramite un APP per smartphone, riporta 
rapidamente alla lettura di ricette. La tecnologia, applicata al decoro,
 trasforma un semplice sacchetto in un oggetto multiuso. Ventidue anni di Ivrea (TO), Oddone è studente del Corso di Laurea in Disegno Industriale presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.
 Si interessa di grafica e illustrazione.
Ma non si esauriscono qui le idee innovative frutto della creatività dei designer, tanto che la giuria ha deciso di assegnare menzioni speciali anche ad altri progetti. Tre quelle assegnate alla categoria Professionisti: Il Porta/dosa spaghetti del trentaquattrenne iraniano Amir Alizade, nel quale il diametro dei fori del mattone prodotto da Fornace Carena diventano pratici ed efficaci dosa spaghetti; Colombo, il portauovo del trentenne torinese Alessandro Damin,
 che adotta le tecnologie dell’azienda SMALBO in maniera  semplice per 
dare forma a un prodotto concept minimale: un portauovo in acciaio 
smaltato; Oretta della trentasettenne fiorentina Arianna Subri, nel
 quale, attraverso un elegante l’utilizzo dei nastri prodotti 
dall’azienda Liotex avvolti a raggiera su un orologio a parete, il 
nastro segna naturalmente il passo delle ore e si trasforma in piano 
multifunzione su cui appendere “memo” di emergenza, tipici di un 
ambiente familiare che ha il suo fulcro nella cucina.
Due invece le menzioni nella categoria Studenti: il progetto Camino del ventiquattrenne milanese Jacopo Ferrari, un’interessante
 e intelligente interpretazione delle funzioni del “tubo da stufa” 
prodotto dall’azienda SMALBO per l’utilizzo della cottura a vapore, e Shake your fruit della venticiquenne di Venaria (TO), Sharon Amoroso, una spiritosa
 soluzione per il lavaggio di ortaggi o frutti di piccole dimensioni che
 attraverso una sorta di shaker da cocktail possono trovare rapidamente 
la via della tavola e grazie al quale l’acqua può essere poi 
re-impiegata per innaffiare le piante.

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