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| Town Hall Hotel | 
Hotel che disegnano la nuova vita di edifici storici, il loro recupero e
 reinserimento nel tessuto della città e della società. Questa la tesi 
della mostra “Second life. Gli Hotel del nuovo millennio”
 a cura di Luca Molinari e Simona Galateo che dall’8 al 22 Febbraio è in
 programma allo SPAZIOFMGPERL’ARCHITETTURA di Milano.
Ecco quindi, nel cuore turistico di Amsterdam, l’Arlov Conservatorium Hotel, ristrutturato da Lissoni Associati,
 che si appropria degli spazi in disuso dell’antica Rijkspostspaarbank 
di Daniel Knuttel, poi sede del Sweelinck Conservatorium. Qui la 
ri-funzionalizzazione degli spazi interni (che comprende, ad esempio, la
 copertura vetrata della corte e la modellazione della scala scultorea 
che conduce ai piani superiori) si accompagna alla valorizzazione delle 
raffinate decorazioni dell’edificio originario, restaurate con cura. 
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| Arlov Conservatorium Hotel | 
Anche il Mandarin Oriental Hotel di Barcellona
 occupa la sede che fu di un’istituzione bancaria (in questo caso, il 
Banco Hispanico Americano), collocata in posizione strategica lungo il 
Paseo de Graçia. Dell’edificio di Manuel Ignacio Galindez, risalente 
alla prima metà degli anni ’50, solo l’austera facciata su strada 
conserva l’aspetto originario. La parte restante è integralmente 
reinventata dal lavoro congiunto di Carlos Ferrater e Juan Trias de Bes (progetto architettonico), Patricia Urquiola (interni) e F3 paisaje
 (il giardino). All’interno, gli spazi comuni (aperti al pubblico) sono 
inondati dalla luce proveniente dal grande pozzo luminoso a 
tutt’altezza, il nuovo fulcro compositivo dell’edificio.
A Londra, infine, il Town Hall Hotel ha visto lo studio Rare Architecture confrontarsi con una preesistenza delicata: il municipio Art Déco di Bethnal Green ultimato negli anni ’30 e oggi tutelato.
L’immobile esistente è messo in valore dal restauro conservativo dei 
principali ambienti che lo compongono (tra i quali la sala consiliare, 
oggi affittata per riunioni e convention) e dei dettagli decorativi. Il 
volume edilizio di nuova concezione, che gli si affianca ed in parte lo 
sovrasta, si dichiara schiettamente come addizione contemporanea. Al 
tempo stesso, molti dettagli (dal disegno della “pelle” che lo avvolge a
 quello dei rivestimenti interni) s’ispirano al linguaggio Déco anni ’30
 della Town Hall, opportunamente stilizzato e rivisitato. Rare 
Architecture stabilisce così un dialogo sottile con l’esistente, che 
rifiuta la mimesi, preferendo ad essa una modalità di evocazione più 
sottile.
Inaugurazione
Giovedì 7 Febbraio| h. 18.30 | Ingresso Libero
Giovedì 7 Febbraio| h. 18.30 | Ingresso Libero
Mostra
8-22 Febbraio 2013 | Lunedì-Venerdì | h. 15.00-19.00 | Ingresso Libero
8-22 Febbraio 2013 | Lunedì-Venerdì | h. 15.00-19.00 | Ingresso Libero


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